_IL FLAMENCO
_Il Flamenco è un atto di vita, è linguaggio, poesia, musica, canto, danza: è un modo di vivere. Il
Flamenco nasce dall'incontro della cultura gitana con quella andalusa.
Le prime notizie sull'arrivo dei gitani nella penisola iberica risalgono
al 1425.
I gitani ben presto assimilarono la musica andalusa e vi apportarono il loro contributo, dando origine al cante Flamenco, che è quindi la fusione tra musica gitana e folkclore andaluso.
Cosa certa è che nelle sue strutture musicali confluiscono tutte le più grandi tradizioni mediterranee:ebraica, islamica e greco-bizantina. E' per questo che il Flamenco si configura come frutto della civiltà del Mediterraneo che, in Andalusia, focolaio di razze, culture e costumi, ha trovato un terreno fertile per questa fusione.
I gitani ben presto assimilarono la musica andalusa e vi apportarono il loro contributo, dando origine al cante Flamenco, che è quindi la fusione tra musica gitana e folkclore andaluso.
Cosa certa è che nelle sue strutture musicali confluiscono tutte le più grandi tradizioni mediterranee:ebraica, islamica e greco-bizantina. E' per questo che il Flamenco si configura come frutto della civiltà del Mediterraneo che, in Andalusia, focolaio di razze, culture e costumi, ha trovato un terreno fertile per questa fusione.
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La storia del Flamenco è difficile da indagare; sulle sue origini gli studiosi sono in disaccordo e non è chiara neanche la provenienza del nome. Alcuni sostengono che derivi da "fiammingo" per cui risalirebbe al tempo di Carlo V e alla dominazione spagnla nelle Fiandre. Altri invece pensano si riferisca al termine "flameante" ossia fiammeggiante, che ne sottolinerebbe l'appassionata intensità interpretativa.
Il Flamenco nasce essenzialmente come "cante".
Il "cante jondo" (cioè profondo) è il canto più puro e antico. All'origine era una melodia, nata dalla fusione tra la musica popolare andalusa e i canti della liturgia mozarabica, improvvisata su un vocalizzo del dittongo "ay", i cui contenuti poetici erano le sofferenze dei poveri, i lamenti dei carcerati, le storie di amore e di morte.
Divenuto l'esplicazione profonda di una filosofia di vita, esprime la cosciena dolorosa della nostra esistenza: nascita, vita, morte, destino, amore, peccato, libertà e salvezza. Elemento fondamentale è diventato quindi, nell'espressione gitana, la chitarra quale accompagnamento del cante e della danza. Da una partenza esclusivamente profonda (il cante jondo appunto) il canto e la danza flamenca si sono sviluppate attraverso una diramazione capillare di variazioni tematico-espressive che formano un vero e proprio albero genealogico (vedi a lato) del Flamenco.
Si può quindi affermare, confermandolo, che l'arte del Flamenco, per i suoi valori di tradizione popolare, è un patrimonio universale dei popoli del mondo.
Il Flamenco nasce essenzialmente come "cante".
Il "cante jondo" (cioè profondo) è il canto più puro e antico. All'origine era una melodia, nata dalla fusione tra la musica popolare andalusa e i canti della liturgia mozarabica, improvvisata su un vocalizzo del dittongo "ay", i cui contenuti poetici erano le sofferenze dei poveri, i lamenti dei carcerati, le storie di amore e di morte.
Divenuto l'esplicazione profonda di una filosofia di vita, esprime la cosciena dolorosa della nostra esistenza: nascita, vita, morte, destino, amore, peccato, libertà e salvezza. Elemento fondamentale è diventato quindi, nell'espressione gitana, la chitarra quale accompagnamento del cante e della danza. Da una partenza esclusivamente profonda (il cante jondo appunto) il canto e la danza flamenca si sono sviluppate attraverso una diramazione capillare di variazioni tematico-espressive che formano un vero e proprio albero genealogico (vedi a lato) del Flamenco.
Si può quindi affermare, confermandolo, che l'arte del Flamenco, per i suoi valori di tradizione popolare, è un patrimonio universale dei popoli del mondo.